lunedì 27 gennaio 2014

GIORNATA DELLA MEMORIA - APPUNTAMENTI NELLE CITTA' ITALIANE




Oggi si celebra la Giornata della Memoria, quel giorno del 27 gennaio 1945 in cui le Armate russe liberarono dal campo di sterminio di Auschwitz i prigionieri vittime del regime nazista (ironico che sia proprio la Russia uno degli stati in cui uno dei motivi di prigionia - l'omosessualità - può essere adesso considerato alla pari dell'ebraismo ai tempi del nazismo).
La data venne scelta dagli stati aderenti all'ONU per ricordare tutti coloro che furono perseguitati con i vari Olocausti: ebrei, politici, zingari, testimoni di Geova, malati, soggetti antisociali, omosessuali e transessuali.
L'Omocausto, in particolare, è una realtà spesso dimenticata perché se n'è parlato poco. È dunque importante che la comunità LGBT ne aiuti il ricordo mediante degli eventi volti a tale scopo. Di seguito elenco alcuni degli appuntamenti organizzati per ricordare questa giornata.

PER QUANTO RIGUARDA L'OMOCAUSTO:

- Genova: Mostra “Dimenticare a Memoria” al Museo Teatro della Commenda di Prè (secondo piano) da sabato 25 gennaio a domenica 2 febbraio. Gli orari: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17, il sabato e la domenica dalle 10 alle 19, lunedì chiuso.

- Bologna: Dal 27 al 31 gennaio al Cassero Gay Lesbian di Bologna sarà inaugurata "Rosa Cenere", una mostra che racconta attraverso i linguaggi dell’illustrazione e del fumetto le storie di undici omosessuali perseguitati durante il nazifascismo.

- Catania: Lunedì 27 gennaio alle 16 in Piazza Università, Queer as Unict ricorderà le vittime dell’Omocausto. Queer as Unict intende proporre un percorso nel tempo che, partendo dal tragico passato dell’Omocausto, faccia riflettere sulla condizione presente delle persone LGBT, nella convinzione che una presa di coscienza sul passato possa spingere a costruire un futuro migliore.

- Castelnovo Nè Monti: dal 25 gennaio al 23 febbraio al Foyer Teatro Bismantova (durante gli orari di apertura del teatro) verrà organizzata la mostra fotografica "Omocausto, lo sterminio dimenticato degli omosessuali".

PER QUANTO RIGUARDA L'OLOCAUSTO:

MILANO
- L’Università Cattolica propone l’incontro “Shoah: testimoni malgrado tutto. Incontro con Claude Lanzmann”
- Per ricordare le vittime della Shoah, il Comune di Milano promuove alcune iniziative rivolte ai bambini e ai ragazzi delle scuole milanesi in vista del Giorno della Memoria del 27 gennaio.

BOLOGNA
- Mostra “Giorno della Memoria 2014. DIASPORE. 1938, l’Università di Bologna davanti alle leggi razziali”
„Venerdì 24 gennaio, ore 15 Inaugurazione della mostra “Giorno della Memoria 2014. DIASPORE. 1938, l’Università di Bologna davanti alle leggi razziali” (25 gennaio – 28 febbraio) . L’esposizione è organizzata dall’Archivio storico – Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, con il patrocinio della Comunità Ebraica di Bologna e la collaborazione del Museo Ebraico di Bologna, in occasione della ricorrenza internazionale del “Giorno della Memoria”, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno in commemorazione delle vittime della Shoah.“

ROMA
- SALA SANTA RITA
Via Montanara (ad. Piazza Campitelli)
Dal 17 gennaio al 28 febbraio 2014
mostra “Passaggi nella città prigioniera“
- CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
Via San Francesco di Sales, 5
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili per tutte le iniziative
Dal 21 gennaio al 28 marzo 2014
mostra “TEREZIN. Disegni e poesie dei bambini del campo di sterminio“

NAPOLI
- Lunedì 27 gennaio, Piazza del Plebiscito
Ore 17.30: proiezione del film “Train de vie”, di Radu Mihaileanu
ore 19.30: recital del fisarmonicista Generoso Veglione (musica balcanica e klezmer)
ore 20.00: Mariano Rigillo legge 7 testi poetici sul tema della Shoah
ore 20.30: “Movimenti coreografici su Arnold Schoenberg: A Survivor from Warsaw (un sopravvissuto da Varsavia) – ACCADEMIA POPOLARE DI DANZA diretta da Nicoletta Salernitano, a cura di Associazione Napoli Capitale Europea della musica.

SALERNO
- L’Università ricorda le vittime del nazismo con otto gli incontri previsti tra il 28 febbraio e il 30 aprile. Gli incontri coinvolgeranno il Teatro di Ateneo e l’Aula Magna.

LECCE
- Mostra, conferenza, proiezione, concerto
Grazie all’Istituto di storia ebraica di Varsavia, anche a Lecce si ricordano la vita e le sollevazioni degli ebrei nel ghetto della capitale polacca. Infatti, dal 27 gennaio al 2 marzo, presso il palazzo Vernazza, sito in vico Vernazza, si terrà una mostra fotografica dal titolo: “Scene di vita dal ghetto di Varsavia”. Un evento nell’ambito della Giornata della Memoria del 27 Gennaio che affronta il tema poco conosciuto della vita quotidiana e della ribellione degli Ebrei contro i nazisti nel ghetto di Varsavia.









MUOS COMPLETATO, INSTALLATA ANCHE LA TERZA PARABOLA




Come se questo giorno non fosse già triste abbastanza, è arrivata la notizia che tutti noi niscemesi speravamo di non sentire mai. Il MUOS è stato completato.


Qui la notizia riportata da Giovanni Pitarresi sul gruppo Facebook "Fermiamo il MUOS a Niscemi Sicilia":


Ospedali e opere pubbliche iniziati e mai terminati? Tutta un’altra storia con le istallazioni che servono alla guerra perenne nel Mare Mediterraneo. Scortati dalle forze dell’ordine italiane, con la benedizione dei politici (si fa per dire) locali e lontani, in meno di tre giorni, da venerdì 24 a domenica 26 gennaio 2014, i tecnici e gli operai italiani e Marines hanno completato, con una grande gru, l’istallazione delle famigerate e gigantesche parabole del MUOS (Mobyl User Objective System), il sistema satellitare di comunicazione che i Marines USA stanno istallando in contrada Ulmo a Niscemi, in Sicilia. Il MUOS servirà a mettere in comunicazione, tramite emissione di onde elettromagnetiche di cui non si sa nulla di certo, tranne quello che dicono i militari, tutti i mezzi armati, dal semplice soldato alla grande portaerei con testate atomiche, per la guerra perenne nel pianeta contro le nazioni non allineate al mercato USA e alle monete occidentali. Fantascienza? “No, venite in Sicilia a vedere la crescente militarizzazione del territorio e come ci si sta preparando alle prossime guerre”, dice una mamma NO MUOS, con le lacrime agli occhi.

Un’accelerazione dei lavori dovuta forse alla ripresa della protesta popolare che vede assenti le forze dei partiti a fianco della gente. Ma i comitati e i movimenti non demordono, continuano a monitorare e a presidiare, per quanto possibile, la sughereta di Niscemi. Sabato 25 gennaio, due attivisti si sono incatenati al cancello di ingresso della base dei Marines (Marines, si badi bene, non NATO, anche se ne hanno issato la bandiera a fianco di quella dell’ex italico suolo, ormai zerbino di chi rappresenta gli interessi dei guerrafondai). Nella stessa giornata,gli attivisti hanno incontrato gli studenti di Niscemi davanti i cancelli dell’impianto militare, mentre sono in preparazione due grandi manifestazioni: il 22 febbraio a Caltanissetta per protestare contro la repressione delle azioni realizzate dagli attivisti e il primo marzo, manifestazione popolare in contrada Ulmo, Niscemi, per gridare, a chi si ostina a non sentire, che la gente non vuole il MUOS, le antenne già attive e la guerra. 


NISCEMI, NO MUOS - Attivisti incatenati davanti alla base americana



La lotta continua e non ci si arrenderà finché non si otterranno dei risultati concreti e positivi. Ieri, giorno 25 gennaio, gli attivisti del comitato No Muos di Niscemi si sono incatenati davanti alla base americana per protestare nuovamente contro la costruzione del sistema satellitare, i cui lavori sono ormai quasi terminati. E' infatti stata montata già la prima parabola e i cittadini siciliani continuano a resistere contro un governo volto solo a interessi economici, che non si è preoccupato finora di salvaguardare la salute di milioni di persone.
Giusto per informare chi ancora non lo sapesse (e la cosa preoccupante è che c'è ancora chi non ne sa nulla), il M.U.O.S., acronimo per Mobile User Objective System, è un potente sistema di telecomunicazioni satellitari, le cui antenne sono state finora installate in luoghi del tutto isolati, dove non possono nuocere a persone, fauna e flora.
Niscemi invece, comune di circa 28.000 abitanti, è stato scelto per costruire una di tali stazioni in modo da coordinare i vari sistemi militari Usa dislocati nel globo. Questa decisione è stata presa senza tener conto dell'opinione dei cittadini che, venuti a sapere della notizia, si sono da allora sempre opposti.
La preoccupazione è forte, in particolare per le conseguenze (tumori, danneggiamento dei prodotti agricoli, ecc...) che l'installazione di tali antenne può comportare. E' a rischio la salute non solo degli abitanti niscemesi, ma dell'intero territorio siciliano.
Si attendono ora notizie in merito all'ultimazione dei lavori, che tutta la comunità spera possano essere interrotti da un momento all'altro.

Per maggiori informazioni:

http://www.nomuosniscemi.it/
http://nomuos.org/chisiamo





 

giovedì 23 gennaio 2014

SI IMPICCA CON LA RAINBOW FLAG - Attivista per i diritti LGBT si toglie la vita in Azerbaigian



BAKU. L'omofobia ha mietuto un'altra vittima. Questa volta si tratta di Isa Shakhmarli, attivista ventenne e presidente dell'associazione Free LGBT, che si è tolto la vita in modo simbolico, impiccandosi con la bandiera della comunità gay. Isa non poteva più sopportare l'aria pressante dovuta a un paese omofobo come l'Azerbaigian, in cui per gli omosessuali è difficile anche riuscire a trovare un impiego, un paese in cui l'odio e la discriminazione erano arrivati al punto di negare l'esistenza degli stessi (http://www.fanpage.it/i-gay-non-esistono-omosessuali-al-bando-in-azerbaigian).
Isa però non aveva trovato comprensione nemmeno da parte della propria famiglia, che non accettava la sua omosessualità e si ostinava a crederlo "malato" nonostante uno psicologo avesse cercato di convincerli del contrario. Isa ha lasciato un messaggio prima di morire: "Vi lascio. Dio vi benedica. Questo paese e questo mondo non fanno per me. Dite a mia madre che l'ho amata molto. Siete tutti colpevoli per la mia morte. Questo mondo non è abbastanza colorato per i miei colori. Addio."



SOSPESO PER AVER GIRATO UN PORNO GAY - Noel, liceale diciottenne, nel mirino del preside scolastico

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mercoledì 22 gennaio 2014

NEONAZISTA RUSSO ARRESTATO A CUBA - Il mostro che torturava gli omosessuali finalmente dietro le sbarre.




Maxim Sergeyevich Martsinkevich, leader del gruppo estremista "Okkupay" che rapiva, umiliava e torturava gli omosessuali in nome di una "pulizia culturale" volta a eliminare i pedofili (ma che era in realtà tesa a ben altri scopi), è stato finalmente arrestato a Cuba. Martsinkevich vi si era rifugiato per vivere il paradiso tropicale di Castro. Sembra una contraddizione in piena regola, eppure è così. Da tempo erano sulle sue tracce, ma in Russia non avevano fatto nulla per fermarlo nonostante fosse diventato parecchio popolare. I suoi video, fatti di umiliazioni e attacchi alle proprie vittime, venivano infatti pubblicati online dai membri della sua gang per denigrare queste persone e mostrarle per quello che in realtà non erano. Molti di loro dopo gli attacchi sono morti, altri si sono suicidati per la vergogna.
Ora si spera solo che non venga rimpatriato in Russia, dove forse sarebbe visto come "eroe", ma che le autorità giudiziarie prendano i giusti provvedimenti in merito.