Mi chiamo Trent, ho ventiquattro
anni e di uomini ne conosco a bizzeffe. E quando dico “conosco” intendo proprio
in senso biblico.
Sono omosessuale, di bell’aspetto e
piuttosto giovane per il lavoro che ormai svolgo da anni. Molti mi definiscono
col termine gigolò, altri invece
escort, accompagnatore, prostituto e tante altre varianti che non sto qui a
elencare.
A me piace
la definizione che mi diede una volta un cliente: “puttano d’alta classe”. [...]
Ho una lista di clienti parecchio
lunga, alcuni dei quali sono ormai degli habitué
con cui vado a letto da anni, altri sono invece più recenti. I nuovi arrivi li chiamo io, perché come i
vestiti di poco valore li indossi qualche volta e dopo li sostituisci con
qualcos’altro di nuovo. Di solito, infatti, questi si fanno una sveltina e poi
spariscono.
C’è una grande differenza tra i
clienti abituali e i nuovi arrivi. Questi ultimi ti contattano, ti pagano, ti
scopano. Tutto finisce qui. Con gli abituali instauri invece un rapporto
speciale, sono più premurosi, ti viziano, ti coccolano, ti amano, ma tu non ami
loro e non glielo fai capire. Ti portano in vacanza, ti fanno partecipare a
grandi feste senza mai lasciarti passare per un prostituto, al massimo per il
loro compagno o al limite un “nipote”.
Tratto da: "Principi azzurri a luci rosse".
#FabDraka #PrincipiAzzurriLuciRosse
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